Metodi e Ginnastica assistita

Metodo Souchard

metodo souchard

Il Metodo Souchard è un metodo di rieducazione posturale che si realizza in un trattamento individuale, globale, per risalire dalla conseguenza alla causa di una lesione e sopprimerle congiuntamente.

Origini e descrizione del Metodo Souchard

Conosciuto anche con il nome di Rieducazione Posturale Globale (RPG®), il Metodo Souchard deve il suo nome all’inventore Philippe Souchard.

A partire dagli studi della grande fisioterapista Françoise Mézières, Souchard propose un intervento olistico (coadiuvato dall’agopuntura e dall’omeopatia) che si realizza in un trattamento individuale, globale, per risalire dalla conseguenza (i sintomi) alla causa di una lesione e sopprimerle congiuntamente.

I muscoli antigravitari hanno un’attività continua che li predispone all’accorciamento e alla retrazioni. Movimenti ripetitivi causano al contrazione continua dei muscoli dominanti. 

Obiettivo del metodo è quello di allungare i muscoli della statica e i muscoli sospensori, accorciando nel contempo i muscoli della dinamica. Si lavora sull’accorciamento compensatorio in quanto “essere globali significa correggere tutto contemporaneamente. Solo la simultaneità delle correzioni permette di far emergere la causa”.

Le diverse posture permettono di allungare tutte le catene muscolari irrigidite, associando tra loro le possibili combinazioni. La respirazione, soprattutto l’espirazione, riveste una grande importanza. Anche il respiro porta verso la consapevolezza che il movimento è la vita.

A cosa serve il Metodo Souchard   

Il metodo è molto efficace in caso di dolori articolari, mal di schiena, dolore cervicale, nevralgia. Ottimo anche in caso di dolori reumatici, rigidezza articolare, disturbi circolatori. Migliora la postura a livello globale.

Si lavorano molto le tensioni muscolari che hanno anche componente emotiva o derivano da schemi motori abituali ed erronei da un punto di vista di armonia e funzionalità posturale.

Una seduta tipo del Metodo Souchard

Un trattamento si serve di posture, successive a un’indagine che il terapeuta avrà svolto sul paziente, l’osservazione del suo atteggiamento posturale e la risposta di correzioni. Essendo un metodo propriocettivo di inibizione, si ricerca la posizione in cui si evidenzia la sintomatologia, facendola regredire a mano a mano che le tensioni muscolari diminuiscono.

Una volta ottenuto il rilasciamento, la progressione può riprendere, mettendo il muscolo, e la catena mio fasciale alla quale appartiene, sempre più in allungamento. 

A scopo preventivo e per impedire il ritorno dell’irrigidimento dei muscoli della statica è indicato proporre specifiche auto posture da eseguirsi a domicilio.

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